La nostra gioia in questo momento è immensa: stiamo facendo la storia. Abbiamo la reale possibilità di cambiare in meglio il volto del nostro Paese.
Vogliamo ringraziare ogni singola persona che ci ha permesso di arrivare fin qui: dai rappresentanti delle 75 associazioni e partiti che hanno aderito alla campagna, ai sindaci e alle sindache che l’hanno sostenuta, agli artisti e le artiste che hanno dato voce, fino a ogni singola persona delle oltre 637mila che hanno firmato, condiviso e rilanciato questo referendum.
Il Sì della Corte Costituzionale oggi rappresenta l’uscita da uno stallo che dura da oltre 30 anni, ed è un messaggio forte per la nostra stessa democrazia: i cittadini possono creare occasioni di cambiamento concreto quando istituzioni immobili non intervengono su temi decisivi.
La questione della riforma della cittadinanza riguarda il futuro e l’identità di tutto il Paese, per cui il nostro appello oggi è rivolto alle istituzioni ad ogni livello affinché si adoperino a fare tutto quanto in loro potere perché l’affluenza al voto sia massima.
Rendere effettiva la partecipazione diretta è un’occasione preziosa per arginare la crisi della democrazia a cui assistiamo.
Dunque, chiediamo che il Referendum si svolga in concomitanza con le altre elezioni amministrative e regionali, in una data che faciliti la partecipazione, che sia garantita l’informazione pubblica come previsto dalla legge, e che non si ricorra a nessun escamotage per cancellare dal dibattito pubblico questo appuntamento.